L’antigene HLA-G è una molecola non-classica HLA di classe I caratterizzata da (i) un basso polimorfismo allelico, (ii) una ristretta distribuzione tessutale, (iii) un differente splicing dell’mRNA che genera sette isoforme proteiche e (iv) una possibile funzione biologica nell’induzione della tolleranza verso il “non self” ed antiinfiammatoria. Il gene HLA-G si trova sul cromosoma 6 (6p21.3) e mostra un basso polimorfismo allelico rispetto agli altri HLA di classe I, con 36 alleli descritti nella regione codificante (http//:www. anthonynolan.org.uk/HIG). Le regioni più polimorfiche del gene sono nella regione di regolazione 5’ (5’UTR) e la regione 3’ non tradotta(3’UTR) che possono contribuire alla regolazione dell’espressione di HLA-G. Un polimorfismo di inserzione/delezione di 14 bp (rs16375) in 3’UTR dell’esone 8 è stato correlato alla stabilità dell’mRNA e dalla quantità della proteina HLA-G. L’allele con un’inserzione di 14 bp è stato associato a livelli d’espressione di HLA-G più bassi rispetto all’allele con la delezione di 14bp. Diversamente dagli antigeni HLA di I classe, le sette isoforme HLA-G sono generate da splicing diversi del loro trascritto primario. Quattro di queste, HLA-G1 -G2, -G3 e -G4, sono forme legate alla membrana, mentre tre, HLA-G5,-G6 e -G7 sono molecole solubili. Le isoforme solubili contengono l’introne 4 che include un codone di stop ed anticipa l’arresto della traduzione dell’mRNA prima del dominio transmembrana. Le isoforme maggiormente analizzate sono l’HLA-G 1 di membrana e in forma solubile, ottenuta con taglio proteolitico, e la forma solubile HLA-G5. Nelle tecniche odierne di riproduzione in vitro, l’impianto dell’embrione rimane un evento complesso e poco conosciuto. La maggioranza degli embrioni trasferiti non si impianta (> 70%) e solo una minoranza (circa 14%) darà luogo ad una gravidanza a termine. Oggi la selezione dell’embrione da trasferire si basa per la maggior parte su criteri morfologici e di divisione cellulare. Articoli scientifici recenti hanno riportato l’importanza di alcune molecole nella regolazione dello sviluppo dell’embrione prima dell’impianto e sull’impianto stesso. Un possibile marker sembra essere la proteina sHLA-G (HLA-G solubile). sHLA-G è stata trovata nel supernatante di colture di embrioni umani ottenuti tramite IVF; in particolare uno studio eseguito su 101 pazienti ha dimostrato che la presenza di questa proteina secreta dall’embrione è un prerequisito obbligatorio, benché non da solo sufficiente, per l’istaurarsi e il procedere della gravidanza. Infatti, una gravidanza clinica è stata ottenuta solo se sHLA-G era presente nel supernatante dell’embrione in coltura al giorno del transfer. Inoltre, una scarsa espressione disHLA-G da parte della madre, è stata associata con pre-eclampsia, aborti spontanei ricorrenti e fallimenti delle terapie IVF. La concentrazione della proteina sHLA-G rilasciata dall’embrione e anche quella prodotta dalla mamma dipende in gran parte dal genotipo del gene HLA-G. In particolar modo da alcune varianti che alterano l’espressione del gene e /o che causano una degradazione maggiore del trascritto. Le differenze nella concentrazione di HLA-G sono quindi in buona parte determinabili dall’analisi del gene HLA-G. Nel quadro della diagnostica di infertilità di coppia, poiché il genotipo dell’embrione dipende sia dal padre che dalla madre, per stimare le potenzialità dell’embrione a produrre la proteina sHLA-G, l’analisi delle varianti sul gene HLA-G viene eseguita su entrambi i partners. Il test dovrebbe essere eseguito nei seguenti casi: Indagine tramite test genetico molecolare della varianti 3’UTR del/ins 14 bp sul gene HLA-G in caso di ripetuti fallimenti dei trattamenti IVF o di aborti spontanei ricorrenti idiopatici. In caso di inseminazione eterologa, analisi eseguita sulla paziente per la scelta di un donatore con genotipo HLA-G compatibile con al paziente. L’analisi viene richiesta anche sui due partners nelle seguenti situazioni: – Ripetuti fallimenti della terapia IVF – Aborti spontanei ricorrenti idiopatici L’analisi viene proposta unicamente alla paziente in caso di: – Inseminazione eterologa, per la scelta del donatore.